Droni: entrano in vigore le limitazioni ENAC

Droni: entrano in vigore le limitazioni ENAC

Dopo tanto parlare è arrivato il momento di limitare i droni: da domani dovranno sottostare al nuovo regolamento ENAC. L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile mette in attuazione il 15 settembre 2015 le disposizioni approvate il 16 marzo 2015.

Per capire qualcosa del nuovo regolamento occorre comprendere la divisione tra aeromodelli, destinati allo svago, e SAPR (Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto) professionali. Infatti entrambe le categorie sottostanno a limitazioni di sicurezza, ma per i SAPR occorrono anche autorizzazioni e patentini. Ecco quindi la differenza tra le due classi: nessuna… La distinzione non nasce dalle caratteristiche tecniche come la potenza ma si attua a seconda dello scopo per il quale fai volare il tuo trabicolo. Infatti la classificazione avviene sulla base dell’uso del drone. Se intendi farne un uso serio, responsabile e professionale allora il tuo drone è un SAPR e devi fare corsi certificati, avere permessi e documenti vari; se invece vuoi perdere tempo con un costoso aquilone allora stai usando un aeromodello.

Di seguito un elenco di usi professionali (reali) che sono nati senza patentino e che ora saranno ostacolati in Italia dalla marea di carte necessarie; puoi dire addio ai tuoi sogni nei seguenti campi…

Magari sei un geologo 65enne e preferiresti inviare un drone a controllare l’eruzione dell’Etna? Spiacente nonnino, ti tocca scarpinare oppure pagare per corso di pilotaggio, autorizzazioni in tripice copia e patente. In altri termini si potrebbe anche dire che se vuoi sviluppare un nuovo uso utile per i droni allora devi annegare in un mare di burocrazia, mentre se vuoi infastidire qualche orso puoi operare in santa pace. La mossa dell’ENAC sicuramente costituirà un freno allo sviluppo di un settore tecnologico che avrebbe potuto dare un certo vantaggio aconomico all’Italia.

L’ENAC ha approntato un indirizzo mail al quale puoi chiedere chiarimenti, ma il numero di domande ha ampiamente superato la capacità di elaborazione dell’ufficio preposto e l’ente chiede di leggere con attenzione i documenti disponibili online prima di fare domande.

Per non correre risci con l’ENAC

Se non vuoi leggerti tutto il regolamento e le sue interpretazioni puoi mantenere un “basso profilo”…

  • Vola a vista e niente voli programmati tramite GPS. Potresti chiederti a cosa serva avere un GPS ed una videocamera montati se poi devi volare a vista, ma non perdere il sonno su quesiti inutili… burocrazia…
  • Limita il volo entro i 200 metri in orizzontale e 70 metri in altezza.
  • Non sorvolare persone.
  • Non usare i droni in città.
  • Utilizza solo videocamere. Evita di montare sensori a infrarosso o antenne radio. Io e te sappiamo che possono essere utili, ma all’ENAC non sono simpatici.
  • Non farti venire in mente nuove applicazioni. Sembra un battuta ma non lo è. L’ENAC limita l’uso dei droni per operazioni “specializzate”.

Se quello che fai non rientra nelle norme ENAC allora verrai multato.

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Pubblicato da DoDo

Sono Dodo lavoro nel mondo dell'informatica ed ho studiato all'Università MFN di Torino.

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