Arrivano i Rimborsi per le Fatture di 28 Giorni

Arrivano i Rimborsi per le Fatture di 28 Giorni
Nel 2017 finisce l’epoca delle bollette “brevi” a 28 giorni che creano una fatturazione in più all’anno. Infatti la commissione Bilancio del Senato costringe Tim, Wind-Tre, Vodafone e Fastweb ad usare periodi di fatturazione mensili che ubbiscano al calendario. Non tutti gli operatori sono pronti a recepire il cambiamento e alcuni restano indietro. Per questo ora ci devono rimborsare 50 euro più 1 euro per ogni giorno di fatturazione sbagliata. Tutto deve avvenire in entro il 2019 e settembre sembra l’ipotesi migliore. In pratica facciamo in tempo a salutare i soldi del rimborso per poi spenderli con l’aumento dell’IVA.

CI RIDANNO I SOLDI DELLE BOLLETTE DI 28 GIORNI?... NON ESATTAMENTE

La Fatturazione Breve

Si tratta di un trucchetto poco onesto per cui le bollette non rispettano il calendario. In pratica il gestore telefonico emette una fattura ogni 28 giorni come se fosse sempre febbraio. In questo modo può incassare una mensilità in più ogni anno e la tariffa effettiva risulta maggiorata dell’8,3%. Secondo Altroconsumo il giro d’affari generato è di 13 miliardi di euro. In pratica la fatturazione breve vale quanto Reddito di Cittadinanza e Quota 100 messi insieme. Bisogna fare attenzione agli spiccioli!

La Fatturazione Breve

I rimborsi devono arrivare entro settembre 2019 (li si rimanda da un anno). AGCOM, TAR e Consiglio di Stato sono tutti concordi. Il vero problema consiste nel determinare quale cifra ci spetta. A spanne possiamo sperare di ricevere tra i 20 ed i 60 euro ad utente. Tutto si complica a causa di cambi di contratto, tariffe scontate e promozioni varie.
Vodafone mette già a disposizione il moduli per il rimborso “giorni erosi” sul sito ufficiale.
Invece TIM propone degli sconti sui servizi premium e rimanda l’attivazione della procedura di rimborso. Rinunciamo in automatico al rimborso se accettiamo l’adesione scontata ai servizi. Una mossa che può lasciarci perplessi ma è consentita.
Dal lato loro gli operatori telefonici adottano già delle tariffe ritoccate al rialzo per continuare ad incamerare quell’8,3% in più anche senza la fatturazione breve. Quindi non dobbiamo preoccuparci che vadano in fallimento.

Pubblicato da DoDo

Sono Dodo lavoro nel mondo dell'informatica ed ho studiato all'Università MFN di Torino.

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