Una piccola spinta e potremo assistere all'ascesa definitiva od al tracollo fatale per...
Realtà Aumentata
Blockchain
Schermi Pieghevoli
Realtà Aumentata
Vorrebbe portarci dall’Internet delle Cose ad un mondo sempre connesso con la potenza della rete costantemente davanti agli occhi. Per ora inizia ad essere usata in ambiente business con le app di formazione. Invece sul fronte consumer si fatica a farla uscire dall’ambito del gaming.
La Realtà Aumentata ha una relazione stabile con i nostri smartphone. Si rivela utilissima per l’apprendimento ed il turismo (Google Translate). Nel settore dei videogiochi spadroneggia la Niantic con Pokémon Go e Ingress. Ma persino il Vaticano ha la sua Follow JC Go. Anche i social network sperimentano nuove forme di comunicazione (WALLAME) mentre ogni grossa azienda sviluppa la sua app di relatà aumentata per stimolare le vendite.
E’ vero che la Realtà Aumentata viene impiegata massivamente per giochi e app di ogni tipo. Ma non riesce ad uscire dagli smartphone. Visori ed occhialoni si sono rivelati troppo costosi per l’impiego quotidiano. Non vorremmo finire nel quartiere sbagliato con 1500 euro di Google Glass in bella mostra. Sono in ritardo anche i parabrezza AR di cui parliamo dal 2014 con Navdy.
Blockchain
Per fortuna si sta svincolando dall’aspetto economico delle criptovalute. Aziende ed istituzioni iniziano ad usarla per creare registri anti-contraffazione e di filiera controllata (come nel caso Carrefour).
La Blockchain basa il suo sistema di sicurezza sulla difficoltà e l’enorme mole di risorse richieste per decrittare. Questa è la sua forza ed al contempo introduce due fatali vulnerabilità. Da un lato l’avvento dei computer quantistici potrebbe minare le fondamenta del meccanismo di sicurezza. Dall’altro la richiesta di risorse fisiche (soprattutto elettricità) finisce per limitare l’applicazione efficace della tecnologia e renderla costosa (soprattuto ora che non può più sfruttare i costi bassi dell’elettricità Cinese).
Schermi Pieghevoli
Ogni grosso produttore di smartphone ha il suo progetto pronto per il lancio. Nei prossimi due anni dovrebbe arrivare uno tsunami di modelli destinati alla fascia alta e super costosa. Una piccola rivoluzione che potrebbe rimescolare le sorti del mercato e farci assistere a qualche avvicendamento.
Il pubblico li vuole a qualunque costo ed i produttori sono pronti a farli pagare quanto un rene (inesatto… un rene viene sui 40.000 euro). Ma la tecnologia non è ancora matura. Lo ha dimostrato l’esperimento commerciale di Samsung che rimanda l’uscita del Galxy Fold poichè si guasta dopo pochi giorni di utilizzo. Inoltre non sappiamo bene cosa farci con questi display estesi che cambiano rapporto d’aspetto e mettono in crisi le interfacce.