Ammettilo. Il primo posto dove cerchi informazioni è Wikipedia. Lanciata il 15 Gennaio 2001, l’enciclopedia collaborativa online è diventata la Wiki più utilizzata del web. Ma quanto sono affidabili le informazioni che contiene?
Nel 2013 il problema dell’affidabilità delle notizie venne evidenziato dal caso della finta guerra in India. Nel 2015 si torna a parlare di affidabilità dell’informazione dopo che il dio Jar’Edo Wen si è rivelato essere una bufala durata 9 anni. Ma allora perchè Wikipedia è stata più volte indicata come fonte di informazione affidabile tanto quanto l’Enciclopedia Britannica? Infatti nel 2005 Jim Giles ha evidenziato una media di 2.92 errori per articolo nell’Enciclopedia Britannica e di 3.86 errori per articolo in Wikipedia.
Chi trova un errore lo corregge…
Per cominciare a dipanare la matassa di bufale occorre capire come funziona Wikipedia. Chiunque può partecipare alla stesura di una voce dell’enciclopedia ed ogni voce può essere modificata e sottoposta a revisione dalla comunità degli utenti. Questo vuol dire che chiunque si accorga di un errore in un articolo può imediatamente provvedere alla correzione, eliminando l’errore. Wikipedia tiene traccia di ogni modifica fatta e la storicizza in un diario con tutte le bozze e le motivazioni che hanno portato alla correzione. Tutti gli articoli hanno una bacheca di discussione dove è possibile segnalare inesattezze, chiedere verifiche e votare le correzioni.
Per chiarire meglio è utile un esempio pratico. Riprendiamo il caso del falso dio Australiano Jar’Edo Wen che per 9 anni è rimasto online. Durante questo tempo la comunità di Wikipedia si è effettivamente interrogata sull’accuratezza della voce. In particolare spicca la precisione della segnalazione che ha portato alla cancellazione della voce dall’enciclopedia: viene evidenziato che il nome della divinità non è coerente con le convenzioni linguistiche aborigene e si annota che ogni riferimento rintracciabile sul web deriva dalla stessa voce Wikipedia. Un lavoro che molti giornalisti non avrebbero saputo fare.
Ecco quindi la regola d’oro per sapere se le informazioni di Wikipedia siano attendibili: quando consulti un articolo leggi anche la sua sezione delle modifiche (puoi trovarla nella colonna di sinistra Strumenti>Modifiche Correlate). Inoltre controlla che ci siano fonti citate e certe e segui le regole che la stessa enciclopedia ti mette a disposizione qui.
… ma se sei pigro puoi lasciar fare a WikiTrust
Se non hai voglia di collaborare con la costruzione del sapere condiviso, puoi affidarti a Wikipedia e Firefox. Nel 2007 è stato ideato un algoritmo di controllo che nel 2010 è diventato un plugin per Firefox liberamente scaricabile da qui. Il nome del plugin è WikiTrust, una volta attivato provvede a colorare le differenti sezioni di un articolo Wikipedia a seconda delle modifiche che hanno subito. Le parti meno affidabili diventeranno di un rosso accesso mentre quelle in discussione saranno in tonalità più pallide. In questo modo potrai valutare l’affidabilità dell’informazione in un unico colpo d’occhio.
Ma allora è affidabile oppure no?
Ognuno ha la sua opinione su Wikipedia. Abbondano gli studi che promuovono o bocciano Wikipedia come enciclopedia o la comparano ad altre grandi collezioni di sapere. Ancora nel 2014 il Journal of the American Osteopathic Assiociation ha voluto testare la correttezza delle informazioni per articoli di argomento medico. Gli addetti alle valutazioni hanno evidenziato che il 90% degli articoli medici conteneva almeno il 25% di affermazioni errate. Ma poichè si tratta di Wikipedia questi errori si sono potuti sottopporre a revisione e correggere dove necessario.
Da ogni test risulta una sola verità: Wikipedia è costruita dai suoi utenti e quindi ne ha la stessa cultura; perciò le voci più affidabili sono quelle che riguardano la cultura di massa (videogiochi, popstar, argomenti scolastici e correlati ad una cultura occidentale) mentre le meno affidabili sono correlate a culture di minoranza. L’unico modo per mantenere Wikipedia affidabile è partecipare al suo continuo miglioramento.