Top list delle migliori app di intelligenza artificiale per scrivere al posto nostro

Top list delle migliori app di intelligenza artificiale per scrivere al posto nostro

Troviamo insieme l’intelligenza artificiale più efficace per scrivere codice, testi riempitivi o interi libri quando noi proprio non abbiamo voglia di fare nulla. Ci basta esprimere i nostri desideri e queste AI si preoccupano di produrre il testo che ci serve in tempi brevi.

Tutta roba utile quindi meglio salvarsi questo elenco nei segnalibri del browser per usi futuri.

+ Perplexity

  • Link: https://www.perplexity.ai/
  • Chi la controlla? Piccolo gruppo di indipendenti (scappati da casa Microsoft, Facebook, Google)

Usiamo questa AI nel browser senza manco bisogno di registrarci. Accede ad internet tramite Google e resta aggiornata migliorando in continuazione. Ci paciocchiamo gratis e cita le fonti oltre a suggerirci ricerche correlate al nostro prompt. Un capolavoro di comodità se non fosse che parla solo Inglese… un difetto doveva pur averlo.

+ ChatGPT

Questa è l’AI che ha rotto il gioco. Da qui è iniziata la rivoluzione dell’intelligenza artificiale generativa, popolare e gratis. Ci iscriviamo gratis e la usiamo gratis. Solo che in questa versione è limitata ai dati disponibili online a settembre 2021 e non può accedere a tutte le cose belle dell’internet. Questi limiti hanno fatto cadere ChatGPT dalle posizioni alte del podio che si era conquistata arrivando prima degli altri. Riusciamo comunque a produrre ogni sorta di testo in modo rapido ed efficace: codice, riempitivi, racconti, spartiti e svg (immagini vettoriali). Inoltre ci fornisce chiavi API gratis per includerla nei nostri progetti come siti web e app ma restano gratis solo se non esageriamo.

Un rapido esempio per generare immagini vettoriali con ChatGPT

Sono nati innumerevoli siti ed app che sfruttano ChatGPT come motore di intelligenza artificiale per poi declinarlo in una personalità tutta speciale… Ecco alcuni esempi notevoli:

  • Pizza GPT: un progetto goliardico che nasce quando ChatGPT ferma le attività in Italia in seguito alle verifiche del Garante della Privacy. Un salvagente in puro stile Italiano: nato in emergenza quando una norma vieta qualcosa e serve una scappatoia.
  • AutoGPT: intelligenza artificiale per progetti più complessi. Si limita a richiamare ricorsivamente ChatGPT per pianificare il progetto e per svolgere ciascuno dei punti del piano. Utile ma limitata. Un esempio simile lo troviamo con AgentGPT (non affiliato a AutoGPT) che opera con la stessa idea.

+ Bard

Google è andata in panico quando ha visto ChatGPT ed ha subito annunciato di avere qualcosa in cantiere: Bard, una sfida diretta. In Italia la burocrazia vieta di avere cose belle ed utili quindi c’è voluto un po’ di tempo perchè arrivasse. Alla fine lo possiamo utilizzare da luglio 2023 e non dobbiamo più fare i furbetti e passare tramite proxy, VPN ed altre soluzioni di dubbia sicurezza. Anche Bard dovrebbe integrarsi con i prodotti cloud di Google come avviene già per l’intelligenza artificiale di Microsoft ma c’è del ritardo e Alphabet sta rimanendo indietro su questa funzione. In compenso può accedere ad internet (mentre ChatGPT resta fermo con gli update).

+ Bing Chat e Copilot

Ci costringe ad usare quella ciofeca di Microsoft Edge quindi non è tra i nostri preferiti. Però è poliglotta quindi capisce l’italiano e molte altre lingue oltre l’Inglese. Inoltre possiamo scegliere se vogliamo risposte più creative (ed accettiamo il rischio di errore) oppure più precise (e c’è comunque il rischio di errore). Anche questa intelligenza artificiale si aggiorna online e cita le fonti quindi è ideale per darci una serie di riferimenti da cui partire quando facciamo ricerca. Invece non è molto bravo a generare testi lunghi come post, articoli, racconti e storie. Questo per quanto riguarda la ricerca online tramite il motore Bing! Ma l’AI di Microsoft può fare molto di più quando la colleghiamo con i nostri prodotti Microsoft 365 (il cloud microsoft). A questo punto diventa un mostro di produttività.

+ Opera One

Strano ed incredibile ma la Apple ha prodotto qualcosa di interessante e gratis. Si tratta di un’intelligenza artificiale integrata nel browser. Simile al Copilot di Microsoft ma esteso a tutto internet.

+ Copy.ai

Accediamo gratis e la usiamo nel nostro browser web. Basta scrivere la nostra mail nel form di login e ci arriva un codice monouso con cui accedere a tutto il nostro lavoro salvato in cloud. Si presenta con un’interfaccia simile a quella di ChatGPT con qualche opzione in più e più accattivante Possiamo catalogare in cartelline i nostri progetti (le conversazioni con l’intelligenza artificiale) per tenere tutto in ordine. Inoltre abbiamo due strumenti molto utili. Il primo ci consente di caricare un nostro testo che viene preso ad esempio per lo stile; così i testi generati hanno bisogno di meno revisioni. Il secondo strumento ci permette di sfruttare dei modelli preconfezionati come ad esempio: post social, testo riempitivo, racconto, articolo, etc… Anche questa AI parla più lingue.

Il modello commerciale di Copy.ai è freemium quindi va bene usarla per piccoli progetti ma ci tocca pagare se vogliamo collaborare in team ed avere accesso alle funzioni avanzate.

+ Chat Sonic

Concorrente diretto e dichiarato di copy.ai. Noi non ci fissiamo su queste beghe ed approfittiamo della rissa: mano a mano che litigano tra loro le opzioni premium diventano gratis per invogliarci ad usare l’una o l’altra.

Interessante perchè si collega sia al motore di ricerca di Google che a molteplici intelligenze artificiali (comprese quelle che generano immagini e testi). Siamo limitati a 10.000 parole quando lo usiamo gratis ma possiamo bypassare questo limite con facilità; ci basta sperimentare i nostri prompt su altre intelligenze prima di lanciarli su questa.

La mole di roba che possiamo fare con Chat Sonic mette a rischio le intelligenze artificiali della concorrenza

+ Falcon

E’ bene tutto ciò che è Open Source. In questo caso parliamo di un’AI gneerativa testuale creata e poi liberata dal Technology Innovation Institute di Abu Dabi (negli Emirati Arabi Uniti). In quanto gratis e libera, l’AI di Falcon è un dono di Prometeo e non ci sentiamo di criticarla troppo ma notiamo alcuni limiti alle sue capacità. Intanto parla solo Inglese. Poi mostra le fonti solo se insistiamo (ma almeno le cita). Per fortuna accede ad internet quindi si aggiorna da sola; in più ci chiede chiarimenti quando non ha informazioni sufficienti per darci risposte. Inoltre ci permette di impostare parametri e fornire istruzioni su quale deve essere il tono e la precisione della conversazione; salvo ignorare le istruzioni che diamo. Un buon inizio ma ancora immaturo (ad agosto 2023). Utile per alimentare altri progetti come API.

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Pubblicato da DoDo

Sono Dodo lavoro nel mondo dell'informatica ed ho studiato all'Università MFN di Torino.

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