Internet in Cinese probabilmente si legge “censura”: vengono bannati temi politici (Tibet, Piazza Tiennmen) o sessuali (dai che lo sai dei pixel-porn cinesi) o … tutto. Infatti ora è proibito riprendersi mentre si mangiano le banane. Una strana moda stava invadendo i social cinesi: ragazze che sensualmente “degustavano” banane in streaming… e, prevedibilmente, avevano pure un certo seguito. Ma per fermare il degrado del costume sociale si è prontamente mosso il governo che ha bandito dall’internet il consumo del giallo frutto fallico.
Purtroppo per la morale della Cina, i giovinastri ribelli si sono prontamente predisposti a mimare gli atti sessuali con altri frutti ed ortaggi, aggirando il divieto. Come annotato dal popolare youtuber Shy durante il news-show del 10 maggio 2016, sarebbe più efficace se il governo Cinese si interpellasse in merito alle motivazioni che hanno spinto tanti giovani a incantarsi dinnanzi al manducar banane piuttosto che adottare la censura.
La Cina non è nuova a censure sui mezzi di comunicazione. Se stai programmando una visita, cautelati disinstallando le app di chat cifrata (come Telegram) dal cellulare, la presenza di app di comunicazione cifrata potrebbero farti accusare di terrorismo.
Soprattuto i social soffrono le restrizioni imposte dal governo sulle comuicazioni via internet e di tutti solo Baidu è problem-free a seguito di accordi presi direttamente con le istituzioni.
Purtroppo il mercato cinese vale in termini numerici come un intero continente e perciò persino i giganti come Apple o Google devono adeguarsi alle disposizioni governative e spesso arrivano a creare succursali locali soggette a controllo e censura.