Immagina di tornare a casa per gustarti la tua quotidiana dose di YouPorn e videogames. Purtroppo internet non ne vuole sapere. Poco male? Puoi provare a fregare la connessione del vicino? Invece no, anche il vicino è offline. Tenti quindi in un internet caffè ma l’uomo dietro il bancone ti guarda sconsolato e scuote le spalle… Internet ha abbandonato il tuo paese: scuole, uffici, ospedali e privati sono tutti disconnessi. Lo stesso accade il giorno seguente e si ripete per qualche settimana.
Ora puoi immaginare come si siano sentiti gli abitanti della Somalia che hanno dovuto sopportare 3 settimane senza internet ed un enorme danno all’economia.
MSC affonda l’Internet Somalo
Il 24 Giugno 2017 la piccola portacontainer MSC Alice ha gettato le ancore al largo della Somalia ed ha centrato in pieno un cavo sottomarino in fibra ottica. Il cavo tranciato garantiva le telecomunicazioni del paese. La rete di comunicazione del paese si è paralizzata a seguito dell’interruzione dei servizi DNS e del collegamento con il resto del mondo.
Risarcimento o Riscatto?
La risposta del goveno Somalo è stata molto chiara: ha preso in custodia la portacontainer chiedendo un risarcimento adeguato. La nave MSC è rimasta in rada nel porto di Mogadiscio fino al 14 Luglio 2017 quando l’armatore italo-svizzero e le autortità hanno trovato un accordo. L’entità del risarcimento è rimasta segreta ma le stime indicano un danno pari a 10 milioni di dollari al giorno.
Basta tranciare un singolo cavo per paralizzare un intero Stato?
Risposta breve: SI. Nel suo insieme internet è molto resiliente e può recuperare da piccoli incidenti. Ma come tutte le reti è formata anche da tentacoli ed isole (vedi il libro Link di Barabasi). Queste particolari sotto-reti sono collegate al corpo principale da strettoie e colli di bottiglia. E’ facile che rimangano isolate quando uno di questi sottili ponti viene a mancare. I grandi cavi sottomarini che vedi nel video sono proprio uno dei punti critici. Soprattuto paesi come la Somalia sono facili vittime di questi contrattempi.