Facebook e Microsoft hanno portato a termine un progetto faraonico che cambia le regole delle telecomunicazioni. Nelle profondità dell’Atlantico hanno posato una nuova dorsale in fibra ultra veloce tra la Spagna e gli USA.
Le Spine Dorsali di Internet
Per far funzionare le telecomunicazioni a livello globale (internet) non si possono usare inaffidabili connessioni senza fili. Ecco perchè i continenti sono collegati da enormi cavi sottomarini chiamati dorsali. Tra tutte le dorsali, quella che collega l’Europa agli USA (dorsale atlantica) è la più trafficata: trasporta il 55% dei dati in più rispetto a quella Pacifica; ed il 40% in più rispetto al traffico tra nord e sud America. Il futuro di internet passa anche dal potenziamento di questa infrastruttura essenziale. Nel 2016 Google aveva già provveduto a potenziarla; nel 2017 tocca a Microsoft e Facebook fare la loro parte.
Progetto Marea
Facebook e Microsoft hanno messo l’idea ed i soldi; invece il lavoro di fatica è stato fatto dal gigante Spagnolo delle telecomunicazioni Telxius. Ecco perchè il cavo parte da Bilbao e si chiama Marea. Dopo due anni hanno finito di posare il cavo a metà Settembre 2017 ma solo nel 2018 sarà pienamente operativo. Questa infrastruttura non è un’opera di beneficienza. Marea aumenta la competizione liberando le aziende dai consorzi TLC. La diffusione dei servizi cloud ha aumentato l’importanza strategica dell’atlantico. Skype, Facebook e Microsoft hanno costante bisogno di scambiare enormi quantità di dati tra i server Europei e Statunitensi. Con Marea lo scambio di dati avrà un costo ridotto ed un’efficienza migliorata pemettendo nuovi servizi e migliori performance.
I Dati di Marea
La nuova dorsale transatlantica parte da Bilbao in Spagna e percorre 6600 Km di fondale oceanico fino in Virginia (Virginia Beach, USA). Arriva a profondità di oltre 5 mila metri (metà della massima profondità possibile). Il cavo trasporta fino a 160 Terabit al secondo ed è concepito in modo modulare per poter essere potenziato in futuro. E’ lodevole anche la resilienza di Marea che dovrebbe poter sopravvivere anche ai super cicloni.