In un futuro non troppo lontano, l’umanità ha colonizzato il sistema solare, ma gli abitanti della Terra hanno dimenticato il significato della parola “natura”. Tutto è artificiale, dalle case ai parchi.
Ma c’è ancora una speranza. In una stazione spaziale in orbita intorno a Giove, un gruppo di scienziati sta lavorando su una soluzione per ripristinare la vita sulla Terra.
Hanno creato una macchina del tempo. Il loro piano è quello di andare indietro nel tempo di centinaia di anni e raccogliere campioni di piante e animali che non sono sopravvissuti alla distruzione causata dall’attività umana.
Un giovane scienziato, di nome Alex, è stato scelto come uno dei membri della squadra che andrà indietro nel tempo. Il loro primo obiettivo è di trovare e raccogliere un campione di un albero secolare, che in passato cresceva in una foresta che ora è stata distrutta dall’uomo.
Alex si trova a bordo della macchina del tempo, in piedi davanti a un grande schermo. La macchina si sta pericolosamente avvicinando al punto di inserimento temporale. L’atmosfera si carica di elettricità, e poi… il vuoto.
Alex si ritrova in una foresta, con il sole che filtra attraverso le fronde degli alberi. Dopo aver individuato il gigantesco albero che cerca, Alex inizia a raccogliere campioni della corteccia e delle foglie.
Ma improvvisamente sente un rumore. Un altro suono, insieme al fruscio del vento tra le foglie. Alex si volta, e vedrà l’origine del rumore.
Un enorme uccello è posato su un ramo vicino. Alex rimane immobile, sorpreso e stupefatto. Non ha mai visto nulla di simile nella sua vita. Eppure, quella creatura che gli sta guardando è reale.
Alex si ricorda della missione. Ecco l’obiettivo, il campione di un albero. Lo raccoglie rapidamente e si dirige verso la macchina del tempo. Mentre torna verso la macchina, l’uccello inizia a volare sopra di lui, seguendolo. Alex si chiede cosa accadrà se l’uccello dovesse entrare nella macchina del tempo con lui.
Ma non ha tempo per rimanere a pensare a questo. La macchina del tempo si avvia, e con un balzo, Alex si ritrova di nuovo nella stazione spaziale.
Il campione di albero viene subito messo in una serra artificiale, dove potrà crescere e produrre semi. Ma Alex non riesce a dimenticare l’uccello, l’essere vivente che ha visto nel passato. Cosa sarebbe successo se fosse entrato nella macchina del tempo con lui?
E così, il giovane scienziato ha un’idea. Decide di costruire una seconda macchina del tempo, solo per lui e per l’uccello. Viaggeranno indietro nel tempo, insieme, alla ricerca di una vita che l’umanità ha quasi dimenticato.
Alex dedica ogni momento libero alla costruzione della macchina del tempo per lui e l’uccello. La sua ossessione per l’uccello che ha visto nel passato diventa quasi una follia.
Finalmente, dopo mesi di lavoro, la macchina del tempo è pronta. Alex si dirige al punto di inserimento temporale, questa volta con l’uccello al suo fianco. La macchina inizia il suo balzo nel passato.
Quando si fermano, si ritrovano in una distesa di prati verdi, con il sole che splende alto nel cielo. Alex osserva la natura intorno a lui con occhi increduli. Non ha mai visto niente di così meraviglioso e vivo.
L’uccello, che ora è sulla sua spalla, canta con una melodia che Alex non ha mai sentito prima. Non può fare a meno di sorridere, sentendosi pieno di vita come non mai.
Ma poi, improvvisamente, l’uccello si sposta sulla macchina del tempo. Alex capisce subito che l’uccello vuole seguirlo ovunque andrà.
Così, insieme all’uccello, Alex continua a viaggiare nel passato, visitando i luoghi più belli e incontaminati del mondo. Ogni volta che si fermano, l’uccello canta una nuova melodia, un nuovo inno alla vita.
Alex si rende conto che non ha mai capito il valore della natura prima di questo viaggio. Ha trascorso tutta la sua vita in città, circondato da costruzioni e tecnologie. Ma ora, ha visto il vero tesoro che l’umanità sta perdendo.
Alla fine, Alex capisce che non può portare l’uccello con sé nella stazione spaziale. Non sarebbe giusto imprigionarlo in un ambiente artificiale. Così, con un cuore pesante, lo lascia libero di volare via, nella sua casa naturale.
Ma Alex non si sente più solo. Ha il ricordo dell’uccello, la sua melodia, la sua bellezza. Ha anche un nuovo scopo nella vita. Ha capito che il suo compito non è solo di ripristinare la vita sulla Terra, ma anche di proteggerla, di assicurarsi che l’umanità non la distrugga di nuovo.
E così, Alex torna alla stazione spaziale con un nuovo fuoco nella sua anima. Una nuova missione da completare. E l’uccello, che ha incontrato nel passato, rimarrà per sempre nel suo cuore.
+ Cosa abbiamo appena letto?
Questo è un racconto di fantascienza uscito fuori dall’intelligenza artificiale di ChatGPT in seguito alla più semplice delle richieste…
Scrivi un racconto di fantascienza lungo tra 500 e 700 parole.
Non è un pezzo di letteratura di cui ci si ricorderà nei secoli futuri, ma si presenta abbastanza scorrevole. Leggeero e non troppo impegnativo; ideale per una lettura di 3 minuti mentre espletiamo le nostre funzoni corporali.
Per aggiungere il danno alla beffa abbiamo coinvolto anche l’intelligenza artificiale di Midjourney che ha sfornato tutte le illustrazioni di questo racconto. A ben vedere si nota qualche incongruenza tra le descrizioni ma anche qui abbiamo preferito lasciare campo libero alla fantasia [??] di Midjourney per vedere cosa è capace di fare.