Un mandato di perquisizione della FBI scatena il panico nelle linee aeree USA

Un mandato di perquisizione della FBI scatena il panico nelle linee aeree USA

Il 17 Aprile 2015 l’agente speciale FBI Mark Hurley ha scatenato il panico con il suo mandato di perquisione per crimini informatici compiuti da Chris Roberts. Dalle motivazioni si intuisce che il WhiteHat Chris Roberts sia riuscito a violare il sistema di navigazione di almeno un volo di linea riuscendo addirittura a modificarne la rotta. A quanto pare il mito del Pirata Roberts è tornato a minacciare le rotte americane.

In realtà Chris Roberts è un esperto di sicurezza informatica che collabora con EFF (Eletronic Frontier Foundation) ed ha lavorato per almeno 5 anni sulla sicurezza dei voli aerei con la sua compagnia One World Lab. In pratica il famigerato Pirata Roberts è un WhiteHat che si preoccupa di mantenere alta la sicurezza delle linee aeree. Infatti questo presunto criminale ha immediatamente cercato di chiarire la sua posizione: nessun attentato alla sicurezza aerea; si tratta di uno studio di rischio che è stato frainteso dall’agente Hurley.  Roberts avrebbe collegato il suo portatile alla deriva elettrica posta sotto il sedile del passeggero per sniffato i comandi che venivano impartiti agli apparati di volo. Dopo aver ricreato su una macchina virtuale il sistema di volo, questo cattivone, ha riprodotto i segnali intercettati riuscendo a simulare l’azione del pilota automatico (TMC) ed a governare, in linea teorica, l’aereo. Questa specie di test di sicurezza avvrebbe dimostrato la vulnerabilità dei sistemi di pilotaggio e gestione dei veivoli. Fino ad ora la sicurezza dei sistemi aerei era affidata alla separazione tra l’impianto destinato all’intrattenimento e quello destinato al controllo dell’aereo, ma il test condotto da Roberts avrebbe scardinato questa certezza.

Non è la prima volta che Roberts manda nel panico le autorità americane. Già in precedenti occasioni si era trovato nei guai per aver Twittato di poter innescare la discesa delle maschere ad ossigeno dell’aereo sul quale viaggiava. Inoltre avrebbe violato più volte i sistemi di intrattenimento dei voli.

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Pubblicato da DoDo

Sono Dodo lavoro nel mondo dell'informatica ed ho studiato all'Università MFN di Torino.

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