La notizia parrebbe poco importante: Google sta utilizzando alcuni utenti come cavie per un nuovo look dei link. Un aggiornamento di interfaccia usa link di colore nero al posto del tradizionale blu. La modifica viene sperimentata su alcuni utenti registrati ai servizi Google come GMail, Calendar e Google Plus che non hanno tardato a protestare sui social…
Google non è il primo motore di ricerca a rompre la tradizione dei link blu. Già Duck Duck Go usa il nero per i link; i collegamenti diventano blu solo con il passaggio del mouse.
La notizia diventa interessante per lo scontento manifestato dalle cavie. Perchè un piccolo cambiamento genera tanto malcontento? I collegamenti di colore blu nacquero quasi per caso, ma ormai sono un’usanza consolidata che indica chiaramente quali parti del testo siano cliccabili. In documenti interattivi l’utente deve poter distinguere immediatamente cose è attivo. In ogni momento chi naviga un sito vuole avere chiara percezione di dove può cliccare e di cosa succederà in seguito al suo click. La scelta di utilizzare un colore neutro per indicare i link potrebbe rivelarsi una buona trovata estetica, ma una pessima pensata per l’utilizzabilità del sito. I link neri finiscono mimetizzati nel testo normale e possono rimanere inosservati.