[:it]Flash Player ha ricevuto il colpo di grazia[:]

[:it]Flash Player ha ricevuto il colpo di grazia[:]

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Da anni si vuole sostituire Adobe Flash Player con le nuove funzioni video di HTML 5 definite dal W3C. Flash utilizza un formato proprietario chiuso e quindi ha sempre causato problemi di compatibilità, bug e malfunzionamenti; ad esempio è supportato male sui sistemi Apple che lo hanno adottato solo recentemente. Inoltre Flash è sempre stata una delle porte di accesso preferenziale per gli attacchi informatici. Anche la crescente affermazione delle tecnologie mobile (come smartphone e tablet) ha richiesto profondi e frequenti aggiornamenti alle politiche di Adobe.

Flash non è il male assoluto. Per anni questa piattaforma di Adobe ha promosso la creazione di video, animazioni complesse e videogiochi. Se vuoi avere un esempio di come Flash sia ancora un fondamentale mattone della tua esperienza online puoi visitare il sito di Occupy Flash. Questo movimento promuove l’abbandono di Flash e ne promuove la conversione con gli standard HTML 5, ma paradossalmente utilizza flash sul proprio sito. Questo assurdo, un movimento per l’abbandono di Flash che lo utilizza per il proprio sito, ti dimostra come sia pervasiva la presenza del software Adobe online e quanto sia stato importante in passato.

You Tube e Microsoft hanno dato la prima pugnalata

Il mito vuole che Giulio Cesare resistette a tutte le pugnalate dei congiurati, ad essere fatale fu il colpo di Bruto che era suo figlio adottivo. Lo stesso vale per Flash che ha resistito per anni alle critiche ed alla continua scoperta di nuovi problemi. Solo l’abbandono da parte del suo figlio prediletto ha decretato l’inizio della fine… A partire da inizio 2015  YouTube si è attrezzato con i video in HTML 5  segnando effettivamente il fato di Flash. La piattaforma video di Google deve la sua nascita a Flash e l’adozione di HMTL 5 è stata una pugnalata alle spalle. Anche Microsoft ha tentato di sostituirsi a Adobe proponendo SilverLight, ma l’idea non ha funzionato perchè presentava gli stessi problemi (chiusura, bug, scarsa sicurezza) e vi aggiungeva tutte le difficoltà di un nuovo protocollo, sconosciuto per gli addetti ai lavori.

Perchè adesso?

Ma se si trattava di una morte annunciata, perchè solo ora Mozilla annuncia con un Tweet che Firefox bloccherà di default la tecnologia Flash? Perchè Facebook è arrivato a chiedere la chiusura del progetto?
Se il web ha deciso di accellerare la fine di Flash si deve all’attacco informatico che ha colpito Hacking Team. Durante l’attacco sono stati resi pubblici 400GB di dati riservati su Tweeter, tramite Torrent e su WikiLeaks. Tra quei dati erano presenti numerose vulnerabilità di Flash accompagnate dai software spia per sfruttarle. Adobe ha già promesso di adeguare il suo software, ma la fine è ormai inevitabile.

Il problema è economico

Abbandonare Flash in modo definitivo e rapido ha delle implicazioni economiche enormi perchè negli anni sono nate figure professionali legate all’uso esclusivo di Flash Player. Numerosi professionisti grafici, programmatori e videomaker basano il loro lavoro sulla suite di Adobe. Questi operatori dovranno ora aggiornarsi o rimanere senza lavoro.

I corsi di specializzazione in Adobe Flash, che hanno un valore di qualche migliaio di euro, diventeranno carta straccia. Chiunque abbia investito tempo e denaro in queste attività confidava in un abbandono graduale mentre dovrà affrontare un improvviso shutdown.

Anche i siti ed i sevizi online che fino ad ora hanno sempre fatto affidamento su Flash dovranno aggiornarsi. Dato che Mozilla ha bloccato di default Flash, un terso degli utenti visualizzerà un avviso che indica come poco sicuro il sito: di sicuro un pessimo modo di presentarsi. Inoltre l’uso dei Flash espone sia il sito che i suoi visitatori ai rischi connessi con la diffusione dei dati di Hacking Team. Un esempio pratico è costituito da questo blog che recupera filmati flash da YouTube per illustrare le notizie… con il nuovo HTML 5 occorre aggiornare il sistema e se per un blog come questo è un’operazione relativametne semplice, per una grande azienda od una testata giornalistica si creano grossi problemi per la retrocompatibilità con le vecchie informazioni che dovranno rimanere disponibili.

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Pubblicato da DoDo

Sono Dodo lavoro nel mondo dell'informatica ed ho studiato all'Università MFN di Torino.

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