Fare lo 007 al servizio della Regina non ha più il fascino di una volta e pare non possa competere con le posizioni offerte dalle grandi case dello sviluppo tecnologico. Facebook, Google ed Apple non hanno l’aura di nobiltà della famiglia reale Inglese ma pagano meglio. Lo spionaggio Inglese si trova quindi a competere con le aziende private per accaparrarsi i talenti dell’informatica e del high-tech.
Calo nel Reclutamento di Spie per il GCHQ Britannico
MI5 è la più celebre associazione di 007 al servizio di Sua Maestà Britannica. Oggi però i riflettori sono puntati sul suo fratellino con gli occhiali da nerd: il GCHQ (fusione di MI1 ed MI8). Quest’ufficio ospita i secchioni delle telecomunicazioni che hanno decriptato la macchina Enigma dei nazisti. Inoltre la sede centrale è un’enorme ciambella. Eppure il fascino del blasone istituzionale non è sufficiente e nel 2016 l’istituto ha mancato il suo obbiettivo di reclutamento del 22%. Infatti le grandi aziende high tech si fregano le menti migliori offrendo stipendi 5 volte più alti della busta paga statale. Gli 007 dovranno quindi modificare le loro politiche di reclutamento per contrastare la fuga di spie verso il settore privato. Gli Inglesi non sono gli unici a dover affrontare il problema. Sempre nel 2016, Facebook riuscì a rubare Regina Dugan al DARPA (USA) invertendo la tendenza che nel 2013 aveva visto il responsabile della sicurezza Facebook passare al NSA.
Potere alle Major
Le difficoltà del GCHQ evidenziano ancora una volta come le grandi aziende del high-tech siano in grado di competere con gli stati nazionali. Il FAMGA (Facebook, Amazon, Microsoft, Google, Apple) ha influenza economica pari a quelle delle nazioni più benestanti. Ovviamente il potere segue i soldi. Di conseguenza la politica si sta adattando ed alcuni stati hanno iniziato a formare ambasciatori digitali per contrattare con i giganti della tecnologia. Le major riescono ad attrarre i talenti migliori. Possono persino arrivare a scegliersi la tassazione cui sottostare.