Come l’Italia promuove la tecnologia: multare i Droni

Come l’Italia promuove la tecnologia: multare i Droni

Sempre più spesso l’Italia viene indicata come un paese tecnologicamente arretrato. Infrastrutture obsolete, scarsa formazione e costi altissimi ostacolano l’adozione delle nuove tecnologie nel Bel Paese.  Ora i servizi sotto la media di cui gode l’Italia si arricchiscono delle salatissime sanzioni che possono essere erogate a chiunque piloti un modellino radiocomandato.

Dopo l’approvazione delle norme restrittive sull’uso dei droni, sono arrivate le sanzioni per gli abusivi. Le multe per i piloti che non siano in regola possono arrivare fino a 64000 euro. Da ora in avanti chi vorrà pilotare un aeroplanino radiocomandato dovrà munirsi di patentino, assicurazione specifica e certificati medici. Le nuove norme sono state pesantemente criticate perchè finiscono per rallentare lo sviluppo italiano su un mercato nuovo e molto competitivo come quello dei droni. Fino all’applicazione delle norme restrittive, l’Italia stava tenendo il passo con gli altri paesi europei e nordamericani per la diffusione di questi costosi modellini radiocomandati; ora sarà inevitabile la frenata nello sviluppo. Per comprendere quali siano le reali penalizzazioni alle quali andiamo in contro bisogna considerare le molteplici applicazioni per le quali i droni possono essere utilizzati.

Con le nuove norme diventa più difficile e molto costoso formare piloti e testare nuove applicazioni per i droni. Inoltre non è ben chiaro cosa distingua un drone da un modellino radiocomandato con sopra una telecamera. Puoi provare a consultare il sito dell’ENAC se vuoi capire quale multa dovrai pagare dopo aver regalato un aeroplanino radiocomandato a tuo figlio.

Trovi qui le indicazioni per adeguarti alle nuove norme sui piloti di droni.

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Pubblicato da DoDo

Sono Dodo lavoro nel mondo dell'informatica ed ho studiato all'Università MFN di Torino.

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