Nuovo Algoritmo per la Bacheca di Facebook – tra FakeNews e Perdite in Borsa

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Facebook cambierà il modo in cui vengono aggregate le notizie per arredare la tua bacheca. Le notizie dalle pagine che segui saranno messe in secondo piano per dare priorità alle novità provenienti dai tuoi contatti. L’aumento dei proventi pubblicitari a lungo termine dovrà compensare la perdita personale di 3,3 miliardi di dollari subita da Mark Zuckerberg.

La Bacheca di Facebook cambia Algoritmo. Alla Borsa non piace ma nel lungo periodo potrebbe aumentare i ricavi pubblicitari.

Doppia Bacheca ma la Borsa si Spaventa

Facebook prepara un nuovo algoritmo per la bacheca che vedi quando entri sul social. I contenuti provenienti dai tuoi contatti verranno separati da quelli delle pagine. Esisteranno due flussi. Nel principale finiranno le interazioni con i tuoi amici; sul secondario vedrai le pagine che segui. Naturalmente i contenuti potranno migrare dal flusso secondario a quello principale purchè l’autore sia disposto a pagare il giusto. La novità non è piaciuta agli investitori. In borsa il titolo Facebook è sceso del 4,4%. Ed anche Zuckerberg ha perso qualche millione di dollari.

I motivi

Ufficialmente il cambiamento servirebbe per stimolare le interazioni sociali e ridurre il peso delle fake news. Se questa fosse la motivazione reale ci staremmo preparando ad un colossale fiasco. Per capirlo bisogna analizzare un attimo come i contenuti si diffondono sul social. Ci sono 4 possibilità:

  • Mi Piace Lo mettono gli utenti e permette di individuare quali siano i contenuti che preferiscono. Mette in evidenza quei contenuti specifici ma effettivamente è il modo di interazione minimo con il più piccolo impatto in termini di visibilità.
  • Newsfeed Quando l’utente accetta di avere aggironamenti dallo stesso autore del contenuto. E’ parte della fidelizzazione: un buon risultato per la pubblicità ma non il migliore.
  • Condivisione Quando l’utente fruisce il contenuto e lo porta ad altri. E’ il risultato migliore per quanto riguarda la pubblicità. A costo zero si ottiene un cartellone pubblicitario che viaggia di utente in utente. Il messaggio pubblicitario diventa più forte perchè consigliato da un amico.
  • Sponsorizzazione Un contenuto che tu, utente, non hai espressamente chiesto. Qualcuno ha pagato il social network per farti avere quel messaggio. Dal punto di vista della pubblicità è una mezza sconfitta: se non sai fare contenuti di qualità nessuno ha desiderio di vederli; pagare per costringere la gente a vedere i tuoi messaggi potrebbe persino essere controproducente perchè altera le statistiche di traffico e occulta i dati relativi alla qualità reale dei contenuti prodotti. Un’azienda abituata a pagare per diffondere contenuti non imparerà mai a crare contenuti realmente attraenti.

Ecco quindi che emerge il quadro generale. Con le nuove meccaniche della bacheca i contenuti avranno visibilità immediata solo con la condivisione (difficile da ottenere) o con la sponsorizzazione (a pagamento e non efficace nel lungo periodo). Ora come ora le aziende stanno diventando sempre più brave a farsi pubblicità su Facebook. Ormai i pubblicitari hanno imparato a creare contenuti attraenti che stimolano l’interazione. Questo danneggia Facebook. La principale fonte di guadagno per il social network sono le inserzioni ed i contenuti sponsorizzati. Se questi contenuti appaiono naturalmente nella bacheca degli utenti allora Facebook non riceve soldi. Segregando i contenuti in una sezione di secondo piano Facebook può ricattare le aziende. Chi vuole apparire deve pagare. Durante l’intervista a Forbes, lo stesso Zuckerberg ha confermato che alcuni sistemi di pubblicità scompariranno.

Le Truffe dei Truffatori Truffati

Ed ecco dove tiriamo le somme. Facebook è un’agenzia pubblicitaria. Non è un ente umanitario se non quando si tratta di pagare le tasse. E’ giusto che un’azienda guadagni. Il prodotto di Facebook sono gli utenti che in cambio ricevono un mezzo di informazione e comunicazione. Trattandosi comunque di un mezzo basato sulla pubblicità viene abitualmente pilotato sia da Facebook che da chi deve usare altri mezzi. Tutti sono convinti che questo invalidi l’efficacia della piattaforma. In realtà ogni social sarà sempre inquinato dal suo modello di business. Gli utenti devono essere formati. Tu ed io dobbiamo capire come si usa lo strumento ed avere quante più informazioni disponibili sul suo funzionamento. Una volta capiti i meccanismi diventa facile distinguere i tipi di contenuto e vedere le meccaniche che si celano dietro ad un post. In chiusura lascio il magnifico video di Veritasium su come lo stesso Facebook finisca per lucrare (involontariamente) sul mondo del fake (sia news che account).


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