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Con gennaio 2018 termina il supporto Microsoft per le vecchie versioni di Windows Mobile e per Windows 8.1. La direzione ricorda che la più recente versione di Linux è ancora compatibile con i Pentium…
Addio e Grazie per tutti i Fix
Windows 8 arrivo a settembre 2012 e da subito fu chiaro che serviva un esorcismo. Il nuovo sistema operativo ospitava una legione di bug ed incompatibilità. Così nel 2013 arrivò il service pack Windows 8.1 ma tutti (aziende ed utenti domestici) continuarono ad utilizzare la versione Windows 7. Infatti l’ambiente di 7 risultava più stabile e famigliare. Invece 8.1 avrebbe voluto traghettare la microsoft verso il sistema unico per tablet, PC e smartphone. Ma gli utenti erano spaesati e le vendite non ingranarono bene. Ora è venuto il momento della dismissione. Come di consueto avviene per fasi graduali. A partire da gennario 2018 il sistema operativo Windows 8.1 entra in fase di supporto esteso fino al 10 gennaio 2023. Anche il sistema per smartphone Windows 10 versione 1511 subisce la stessa sorte. Vuole dire che non verranno più aggiunte funzionalità ma bug e falle di sicurezza verranno comunque corrette. Per curare i rapporti con il pubblico, Microsoft ha permesso l’aggiornamento gratis da 8.1 a Widnows 10 fino al 16 gennaio 2018… ma potrebbe anche estenderlo ulteriormente.
Retrocompatibilità e Supporto
In questi giorni ha fatto notizia l’indagine Francese contro Apple per l’obsolescenza programmata. Con i sistemi operativi succede la stessa cosa solo che ci siamo abituati. Periodicamente la Microsoft smette di supportare i computer più vecchi e spinge l’utenza verso l’acquisto delle nuove versioni. Sia per quanto riguarda lo hardware (retrocompatibilità) che per il software (supporto). Mentre per te (utente domestico) la cosa è fastidiosa; per un’azienda il passaggio da un sistema all’altro è traumatico. In alcuni casi si rischiano perdite di dati e falle di sicurezza. Speso le aziende non aggiornano i sistemi rimanendo senza supporto piuttosto che affrontare il passaggio. In questo modo rimangono esposte ad ogni genere di malfunzionamento e rischio di sicurezza. Ma allora perchè le aziende non passano a sistemi Linux? Ad esempio Lubuntu può ancora operare in modo efficiente su un Pentium 4 e non ha una data di scadenza poichè può venir aggiornato sempre alla nuova versione. Eppure il mondo del lavoro preferisce stare dietro alle date di scadenza. Un vecchio tecnico del reparto IT mi ha rivelato il motivo: responsabilità. Su un sistema Linux è difficile nascondere l’incompetenza. Invece su un Windows è sempre possibile rimpallare la colpa verso un’incompatibilità od un bug la cui responsabilità non compete il reparto IT interno all’azienda. Una comoda verità 😀