Come usare Dall-e online per generare immagini

Come usare Dall-e online per generare immagini

Quei pazzerelli della OpenAI hanno creato la serie di intelligenze artificiali chiamate DALL-E per dilettarci nei giorni noiosi. Si va dalla raffinata DALL-E 2 a quella più casereccia ma gratis di DALL-E online. In pratica noi forniamo un testo e un’AI dipinge ciò che le abbiamo descritto. Questa magia nasce da nobili scopo scientifico e beceri interessi commerciali ma a noi interessa la parte divertente.

Dietro DALL-E c’è il gruppo di ricerca fondato da Elon Musk quindi ci aspettiamo roba di qualità. Alla fine parliamo del secchione più ricco del mondo: l’uomo che ci ha regalato il lanciafiamme da passeggio e l’auto in bassa risoluzione. Infatti la versione 2 di DALL-E è arrivato a creare la copertina di Cosmopolitan ed ha quindi dimostrato che il futuro è ostile per illustratori, grafici, fotografi ed artisti.

A darsi la zappa sui piedi sono stati proprio i creativi di Cosmopolitan capitanati dalla digital artist Karen X. Cheng. Loro hanno potuto sfruttare il pieno potenziale di DALL-E 2. Questa versione è protetta da una lista di attesa riservata a chi vanta un buon equilibrio psichico o un portafogli ben fornito. Noi comuni poveracci ci accontentiamo della versione gratuita ed online: Craiyon (in precedenza nota come DALL-E mini). Ci accediamo dal web o su app Android senza registrazione ma con un po’ di pubblicità per finanziare il progetto.

I padri di Craiyon sono gli stessi di DALL-E mini mentre i risultati che otteniamo sono di qualità inferiore rispetto a DALL-E 2. Ci basta riflettere un attimo per capire quanto sia saggia questa scelta. Sappiamo i rischi di darci in mano uno strumento così potente: finiremmo per saturare i server dei siti porno con immagini furry di ogni genere.

+ Come usare dall-e online

Per creare le nostre opere d’arte con DALL-E online sacrifichiamo due minuti che dobbiamo togliere dal prezioso tempo sprecato sui social. In cambio abbiamo l’occasione per tasformare le nostre perversioni sopite in espressioni artistiche come un provetto pittore surrealista (dopo qualche drink di troppo)

Bastano 2 minuti all’AI per capire cosa desideriamo e trasformarlo in immagine.

1.

Apriamo il browser (Firefox o Chrome) e puntiamo dritti al sito ufficiale: >> Crayion <<. La presentazione un po’ scarna non deve scoraggiarci. Dietro questa semplice interfaccia c’è l’AI che attende le nostre richieste.


2.

Nella finestra di input superiore scriviamo in Inglese ciò che vogliamo. Forniamo a DALL-E onlinle del materiale su cui lavorare. Inseriamo tanti dettagli e indichiamo anche lo stile dell’illustrazione se abbiamo manie di controllo. Altrimenti teniamoci sul vago per avere belle sorprese. Poi premiamo il tasto arancione per avviare la magia. Non si torna più indietro: qualche minuto e abbiamo le immagini pronte e fumanti.


3.

Mentre stiamo in attesa ci mostrano un video istruttivo su come usare l’AI che abbiamo appena usato… Non è proprio una cosa geniale ma apprezziamo lo sforzo. Forse vorrebbero mantenere le cose entro i limiti del razionale ma è troppo tardi. In alto a destra un cronometro mostra quanto tempo sta impiegando DALL-E per esaudire le nostre richieste. Potrebbe anche comparire un messaggio di errore. In questi casi il testo ci dice che il sito ha troppe richieste in realtà ci sta dicendo che la nostra richiesta non va bene per qualche motivo. Meglio scegliere un soggetto differente o descriverlo meglio.


4.

Quando tutto funziona come deve, nella parte inferiore della pagina compaiono 9 immagini in una griglia 3×3. Questi sono i risultati originali del lavoro di DALL-E online e cambiano anche se tentiamo di nuovo la stessa identica richiesta. Quindi salviamo ciò che ci interessa tramite il comodo tasto arancione sceenshot e lasciamo riposare il cervellone creativo.

L’app per smartphone Android funziona nello stesso modo. La scarichiamo dalla pagina ufficiale su Google Play ed è pronta all’uso.

+ Un nome, una garanzia

Da Dalì a DALL-E il passo è ovvio. Il nome dell’IA è un omaggio ad uno dei pittori più estrosi di tutti i tempi e ci sprona a fare del nostro peggio. Infatti i risultati di DALL-E online sono poco fotorealistici e molto surreali dato che nascono dalla nostra psiche perversa espressa tramite limitate capacità linguistiche. In fin dei conti era proprio quello che faceva Salvatore Dalì, spinto dalla necessità di dare forma immaginifica a fobie e sogni.

+ questioni etiche e limitazioni tecniche di DALL-e online o offline

Pacioccare con DALL-E online ci diverte tutti. Leggere le FAQ sul sito ufficiale diverte tecnici e scienziati. Ormai le Intelligenze Artificiali generano contenuti di ogni tipo e sollevano questioni spinose.

  • Uncanny ed estrattismo… Tutto molto divertente finchè non proponiamo concetti astratti e DALL-E online inizia a scivolare verso il fantastico mondo della uncanny valley. Infatti si intuisce che alcune cose non siano adatte ad essere rappresentate per immagini ma la povera AI ci prova ugualmente.
DALL-E ha un’idea molto cringe della felicità…
  • Non è intelligenza… Per DALL-E è facile disegnare una tazza di caffè. Le cose cambiano quando chiediamo la molecola della caffeina. Eppure nel primo caso ci sono in gioco infinite variabili mentre nel secondo abbiamo una rappresentazione univoca e precisa che troviamo già pronta su Wikipedia. Questo evidenzia un altro limite dell’AI: non capisce il significato di ciò che legge e disegna. DALL-E viaggia nel suo database di immagini e prende ispirazione da quello che trova. Durante questo processo non si preoccupa di mettere in relazione ciò che disegna con un significato od una funzione. Secondo Colin Conwell e Tomer Ullman solo il 22% delle creazioni di DALL-E mostrano correlazioni interne coerenti. Forse siamo noi ad interpretare alcuni scarabocchi senza senso come qualcosa di compiuto mentre quando facciamo una richiesta più precisa troviamo inesatta la risposta dell’intelligenza artificiale.
Accettiamo la tazza di caffè con due manici; ma bastava una ricerca su Wikipedia per disegnare la caffeina correttamente.
  • Bias e stereotipi… Il povero DALL-E usa quello che trova per farsi un’idea di come rappresentare ciò che descriviamo. Di conseguenza soffre di parecchi preconcetti e tende a sfornare stereotipi.
NEi dati di partenza di DALL-E i dottori sono per lo più maschi caucasici con stetoscopi potenziati…
  • Entra spazzatura ed esce spazzatura… Si tratta di una vecchia questione nata con i computer. Il risultato in output è inattendibile se l’essere umano inserisce dati di input sporchi. Nel caso di DALL-E vediamo che vengono prodotti risultati anche se inseriamo una frase sgrammaticata mentre un qualunque essere umano ci chiederebbe di essere più coerenti.
/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da DoDo

Sono Dodo lavoro nel mondo dell'informatica ed ho studiato all'Università MFN di Torino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *