Tutti fanno soldi online tranne noi. Mentre fatichiamo a saldare il contro degli spritz c’è sempre quell’amico che riesce a pagarsi gli stravizi senza alzare le chiappe dal divano. Ogni anno qualcuno si inventa una nuova trovata geniale. In effetti ci sono parecchi modi per far lavorare internet al posto nostro ed arrivare a saldare le bollette. Diamo un’occhiata ad alcune delle possibilità più gettonate per arrivare ad un’entrata fissa. Soprattutto puntiamo ad evitare gli sprechi di tempo e le attività poco fruttuose. Schiviamo qualche truffa e diamoci dentro con il web 2.0. Tra tutte queste possibilità ce ne deve pur essere una che possiamo fare seduti in poltrona mentre sorseggiamo la redbull. Ecco la bussola per navigare nei tormentati mari del web.
+ eCommerce
Gli eCommerce sono uno dei modi più antichi per soggiogare internet alle esigenze commerciali. Se già siamo membri produttivi della comunità ci basta mettere online il catalogo delle nostre mercanzie ed aspettare che a qualcuno venga voglia di shopping compulsivo. Il mercato online vale tra il 22% ed il 25% delle vendite al dettaglio secondo le stime di chi ci guadagna (Sopify, Amazon, eBay…). Vuole dire che possiamo aumentare i ricavi di quasi un 1/4 se aggiungiamo il pubblico online a quello negli store fisici. Inoltre non c’è crisi che tenga ed eventi catastrofici come le pandemie finiscono per aumentare il giro d’affari di un buon 50%. Le competenze tecniche necessarie ad aprire un eCommerce sono inesistenti e ci sono parecchi servizi online che consentono di approntare una vetrina virtuale in mezza giornata di lavoro in cambio di tributi più o meno esosi. Possiamo anche evitare di pagare canoni e percentuali sulle vendite se abbiamo voglia di fare uno sforzo in più ed aprire il nostro eCommerce personalizzato su piattaforme di host gratuite. Per contro di tocca impostare tutto a mano ma partiamo veloci e con un investimento nullo.
Se siamo scaltri possiamo entrare nel favoloso mondo degli eCommerce sanze avere già magazzini, partite IVA, corrieri, fornitori ed altre cosucce tipiche della vendita al dettaglio. Infatti possiamo ripiegare sul Drop Shipping. Si tratta di rivendere merce che non possediamo o produciamo. Roba che neppure abbiamo mai visto dal vivo. In pratica facciamo da rivenditori e collezioniamo ordini per un prodotto che qualcun altro vende online. Quando riceviamo il contatto di un cliente che vuole acquistare la merce ci limitiamo a inviare un ordine sul sito di chi la produce ed impostiamo come indirizzo di consegna quello del cliente finale. Siamo degli intermediari e guadagnamo facendo la cresta sulla spesa di chi è troppo pigro per andare a cercare un fornitore a prezzo basso. I rischi sono consistenti e ci conviene pianificare con cura le nostre mosse prima di lanciarci in questa attività. Molti ci sono rimasti scotatti e altri la considerano una mezza truffa.
Ci resta ancora un’ultima possibilità se anche non produciamo nulla e non vogliamo tentare con il Drop Shipping. Ci dobbiamo spremere il cervello finchè non esce l’idea geniale. Internet a reso best seller alcuni prodotti che non avrebbero avuto il minimo successo dal vivo. Le idee goliardiche piaccino molto agli utenti del web.
Ecco qualche idea strana e di successo per prendere spunto:
- Aria di Londra in bottiglia
- Assolutamente NULLA
- Intimo usato
+ Blogger
I blog dominavano il cyberspazio prima dell’avvento social. Chiunque aveva il suo e tutti leggevano quelli degli altri. Oggi abbiamo tutti la possibilità di aprire il nostro blog personale dove scrivere quello che vogliamo ed attirare lettori. Infatti disponiamo di alcune alternative tra cui scegliere la piattaforma di blogging che preferiamo:
- Blogger di Google
- WordPress
- Altervista di Mondadori
- Wix
Otteniamo risultati migliori se ci concentriamo su argomenti che conosciamo bene e che abbiamo studiato. In ogni caso è richiesto un minimo di grammatica base. Dopo aver deciso gli argomenti ci mettiamo a scrivere articolo dopo articolo fino a raggiungere un certo numero di visite giornaliere e quindi possiamo passare alla parte economicamente interessante. Infatti come blogger incassiamo qualche soldo con la vendita degli spazi pubblicitari sui nostri articoli. Amazon, Google e gli altri grandi gestori di servizi sono ben felici di spartire un po’ dei loro proventi con noi in cambio di visibilità. Parliamo di cifre interessanti ma servono solo per invogliarci a continuare fino alla fase due: le partnership. Anche qui contano le visualizzazioni proprio come per i social. Quindi siamo ad un bivio etico con due scelte possibili: contenuti di qualità ed utili oppure beceri click bait scandalistici. In ogni caso il nostro guadagno dipende dall’interesse che suscitiamo.
Qualche esempio di chi ha messo in piedi un bel business partendo da un blog:
- GialloZafferano: partito come blog, è diventato una piattaforma di food-blogging.
- Salvatore Aranzulla: il blog di tutorial e tecnologia cresciuto fino a collaborare con Il Messaggero.
Scegliamo l’argomento del blog in base alle nostre inclinazioni personali ed ai titoli di studio che vantiamo:
- Moda e Stile
- Cibo e Ricette
- Sport e Motori
- Videogame
- Tecnologia
- Libri, Film e Musica
+ Influencer
In questo elenco, l’influencer è il lavoro che richiede meno qualifiche e più capacità. Si basa tutto sui social e su quanto siamo bravi ad intrattenere il pubblico. Diamo sfogo a tutto il nostro narcisismo per promuovere un vero e proprio brand personale. Senza produrre beni o servizi possiamo incantare le folle e fare soldi per questo. Alcuni social ci stipendiano in base a quanti follower riusciamo ad attirare. Invece altre piattaforme ci costringono a trovare da soli le partnership per monetizzare i nostri sforzi. In ogni caso non possiamo dormire sugli allori dato che il panorama dei social network cambia in continuazione e ci costringe a rivoluzionare le nostre strategie ad un ritmo serrato. Dal 2020 ad oggi abbiamo visto il pubblico spostarsi di social in social: prima Twitter; poi Facebook; quindi Instagram ed in fine TikTok. Intanto sullo sfondo c’erano sempre YouTube, Twitch e Pinterest con le loro nicchie di pubblico.
Inoltre il lavoro non finisce quando siamo diventati famosi. Quello è solo il punto di partenza. Infatti dobbiamo riuscire a far fruttare la nostra celebrità. Tra comparsate in show famosi, pubblicità e vendita di merchandise non dovremmo avere problemi. Potrebbe pure scapparci un film con noi dentro.
I risultati migliori li ottengono i comici, gli artisti ed i super sexy:
- Khaby Lame (
comicosuper sexy) - Charli D’Amelio (ballerina)
- Will Smith (attore)
- Zach King (illusionista)
+ Trader
Il mondo della finanza è sempre andato avanti come una schiacciasassi adottando tutte le tecnologie disponibili. Internet non è l’eccezione. Ci sono infinite piattaforme per pacioccare con gli strumenti della speculazione. Pure la nostra banca di fiducia ci promette affaroni con il trading per poi trattenere provvigioni logoranti. Se non vogliamo veder sparire tutti i nostri gudagni in dazi di mediazione dobbiamo prepararci a dovere e studiare parecchio. Infatti ci servono capitali consistenti per partire e c’è il rischio di perdere tutto se ci limitiamo a lanciare i nostri soldi sul mercato seguendo la moda del momento. Trntiamo la via della speculazione finanziaria solo se siamo economisti o matematici esperti e possiamo assorbire qualche investimento sbagliato.
Dal 2009 le cose si sono complicate ancora di più con l’avvento delle criptovalute (Bitcoin, Ethereum, DogeCoin e le altre). Tra scherzi e prodotti derivati abbiamo un mercato economico non regolato che si muove in parallelo a quello delle grandi borse valori. Anche qui occorre un minimo di competenza per orientarci tra NFT, SmartContract e Crypto. Inoltre parecchi governi hanno già dichiarato la loro ostilità ad un mondo di speculazione su cui non possono riscuotere tasse. Tutto molto incerto ed altalenante, quindi rischioso.
+ Consulente online
Quando non abbiamo merce da vendere online e non sappiamo creare contenuti, possiamo sempre dire ad altri cosa fare. Lanciamoci nel favoloso mondo delle consulenze online per ricevere soldi in cambio di pareri professionali e consigli sugli argomenti di nostra competenza. Online ci sono richieste per ogni genere di consulto: legale, finanziario, medico, sentimentale e psicologico. Nel tempo sono nate parecchie piattaforme per darci visibilità e procurarci clienti facili.
+ Social Media manager
Il social media manager è il lavoro perfetto quando preferiamo mandare avanti gli altri e manovrare le redini del destino da dietro le quinte. Si tratta di gestire le reti sociali, progettare le campagne pubblicitarie e definire l’immagine di brand e personaggi in cambio di cospicue quantità di soldi. Funziona meglio se conosciamo qualche trucchetto jedi in ambito psicologia e comunicazione. Inoltre i clienti vorrebbero vederci capaci quando ci sono da gestire i segreti strumenti del SEO e gli algoritmi dei social. Però non esistono albi professionali e codici ATECO dedicati che esigano certificazioni. Quindi chiunque può improvvisarsi in questo lavoro: possiamo considerarci SMM di successo se siamo in grado di dare visibilità ad un profilo social qualunque senza pagare pubblicità o comprare fake account. È un lavoro che svolgiamo da remoto nella comodità del nostro divano. Ci basta restare sempre al passo ed aggiornati sui trend del web. Si, ci pagano per fare meme…
Possiamo anche creare una pagina social e farla crescere a livelli da influencer per dare prova delle nostre abilità. Di sicuro si presenterà qualcuno interessato a comprarla una volta che avremo accumulato un buon numero di followers. Teniamo a mente che questo genere di operazioni non è ben visto dai social e rischiamo di farci qualche nemico potente.
+ Creator e copywriter
Il pubblico di internet ha fame di contenuti multimediali di qualunque tipo. Ci basta un po’ di originalità e qualche capacità tecnica per sfruttare questo enorme mercato. Produciamo testi, immagini, video ed audio e li rivendiamo a chi li utilizza su siti e social. Se non temiamo la concorrenza ci possiamo affidare alle piattaforme specializate nel metter in contatto la domanda e l’offerta. Altrimenti usiamo i social per promuovere i nostri servizi e vediamo chi riusciamo ad affascinare. Il guadagno dipende dalla quantità di materiale di buona qualità che riusciamo a sfornare. Non serve essere perfetti ma occorre stare un poco sopra la media.
+ eSports
Ci danno soldi per giocare: è il lavoro dei sogni. Ma potrebbe trasformarsi nel nostro incubo personale. Escludiamo a priori i siti di gioco d’azzardo dove “Il Banco Vince Sempre”, stiamo parlando di roba seria e di un impegno importante. In media un atleta dei videogame si allena tra le 5 e le 10 ore al giorno. Con questi ritmi rischiamo malattie professionali abbastanza fastidiose come insonnia, occhi in autocombustione, tendiniti e vari problemi posturali. Inoltre ci serve uno sponsor che ci scelga tra tutti gli altri che streammano le loro partite su Twitch. Se non riusciamo ad entrare in una squadra finiamo per confermare la classica teoria di ogni mamma che “giocare non porta a casa la pagnotta”. Anche dopo aver conquistato i favori di una grande major rischiamo di fare scivoloni che stroncano la carriera senza preavviso.
Forse il lavoro del beta tester è una strada più sicura anche se con un potenziale economico molto inferiore.
+ sondaggi a pagamento
Questa è l’ultima spiaggia se non abbiamo nulla di interessante da mettere in gioco e ci resta tanto tempo libero. Si tratta di fare da schiavetti alle aziende che raccolgono dati statistici. In pratica rispondiamo a domande online e riceviamo qualche soldo in cambio. I sondaggi online sono poco pagati e assorbono tutte le nostre energie per risultati miseri ed incostanti. Inoltre le società che li promuovono cambiano spesso gestione e rendono difficile riscuotere i compensi che ci spettano. YouGov è l’unica che potrebbe risultare interessante dato che ci otteniamo dei risultati concreti con versamenti e buoni amazon. Ecco il link per l’iscrizione a YouGov.
+ Scalper
Diventiamo i super bagarini dell’era tecnologica. Siamo bravi a trovare saldi ed offerte per farci odiare da chi resta a bocca asciutta? Allora sfruttiamo questo potere per acquistare merce e biglietti a prezzo basso e rivenderli quando le quotazioni salgono alle stelle. Ci muoviamo al limite del lecito e non possiamo farlo di professione. Solo qualche buon affare di tanto in tanto o verranno a linciarci a casa. Inoltre c’è il concreto rischio di lanciarci su quello che crediamo un affare per poi scoprire che si trattava solo di una moda temporanea. In questi casi perdiamo l’investimento e ci resta in mano la mercanzia a tormentare i nostri rimorsi.
Ecco alcuni casi celebri:
- PS5 dall’uscita al 2022
- Scarpe LIDL nel 2020
* Fonti
- Crescita degli eCommerce secondo Sopify
- Incremento 50% degli eCommerce durante la pandemia – Forbes
- Rischi del Drop Ship secondo Wikipedia
- Shopping compulsivo online
- Top 10 mondiale di Instagram
- Bitcoin su Wikipedia
- Vice sulla vendita di intimo usato
- Il caso delle scarpe LIDL
- DiFrancisco-Donoghue J, Balentine J, Schmidt G, et al “Managing the health of the eSport athlete: an integrated health management model”. BMJ Open Sport & Exercise Medicine 2019;5:e000467. doi: 10.1136/bmjsem-2018-000467
- La guida del Guardian per diventare Copywriter
- Repubblica sul mondo delle consulenze online
- Niente ATECO per i social media manager
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