Apple Pay è un recente sistema di pagamento tramite smartphone che permette di impostare i dati della propria carta di credito sul cellulare per utilizzarlo al posto della tesserina di plastica. Il Wall Street Journal ha recentemente evidenziato come questo sistema sia stato utilizzato per effettuare pagamenti con i dati di carte di credito rubati dai negozi online Target e Home Depot.
I crimini sono stati perpetrati soprattutto nei negozi Apple. Questo espediente è stato adottato dai criminali per attirare meno l’attenzione; i commessi Apple sono infatti abituati ad utilizzare Apple Pay, mentre in altre catene di distribuzione questo metodo di pagamento potrebbe destare sospetti o malfunzionamenti. Inoltre la merce acquistata ha un alto valore in caso di rivendita e risulta facile da piazzare; in questo modo le prove del crimine vengono rapidamente appioppate ad ignari acquirenti.
Il caso riportato dal Wall Street Journal evidenzia che la diffusione dei nuovi sistemi di pagamento contactless tramite cellulare rende molto più facile la clonazione delle carte di credito e lo sfruttamento dei dati rubati. In passato per utilizzare i dati di una carta clonata erano disponibili solo due modi:
- Inserire i dati rubati all’interno di una copia fisica della carta che fosse simile nell’aspetto a quella originale e sperare che il commesso non si accorgesse della contraffazione. Per fare ciò occorrevano macchine di stampa e carte vergini (la cui spedizione viene tracciata dalle dogane).
- Utilizzare i dati della carta per acquisti online. In questo caso il criminale rischiava di vedersi recapitare a casa la polizia invece della merce acquistata fraudolentemente.
Ora la clonazione delle carte di credito è diventata un poco più semplice e redditizzia grazie ai nuovi sistemi contactless per smartphone ed agli inconsistenti controlli attuati dalle banche.
Qui la traduzione dell’articolo del Wall Street Journal che trovi su ANSA.