Sto roditore attrae, illude e tradisce
- Complessiva
Capybara Go! è un’occasione mancata per un idle originale e spiritoso. Ci giochiamo qualche livello e poi diventa troppo ripetitivo anche per un casual gamer. Ed ecco nel dettaglio quali sono i punti forti e le debolezze di questo titolo:
- GamePlay
Ripetitivo, banale e guidato. Armi e skills stereotipate per un gioco che vorrebbe essere originale (come dimostra la scelta del capibara al posto del solito eroe palestrato prescelto dal fato).
- Interazione tra Giocatori
Avviamo un combattimento automatico per vedere chi ha le statistiche più grosse; è talmente noioso che ci viene data la possibilità di skippare tutto e vedere il risultato finale. Non mettiamo in campo alcuna capacità.
- Free2Play
Perfetto e mai invadente. Giochiamo e progrediamo senza spendere un centesimo. In caso di emergenza ci sorbiamo volontariamente una pubblicità e otteniamo abbastanza risorse per continuare l’avventura.
- Grafica
Piacevole, leggera e divertente. Adatta al tono del gioco. Leggibile anche quando ci sono tanti elementi a schermo.
- Lore e Trama
Completamente assente e con elementi slegati tra loro.
Capybara Go! ci invita in un mondo colorato e pieno di creature adorabili: realizziamo il nostro sogno più peccaminoso e vestiamo i panni di un capibara impassibile che vuole riconquistare il suo regno fantasy insieme ad animaletti da compagnia ancora più pucciosi di lui. L’estetica è il punto forte del gioco; l’unico punto forte… personaggi buffi e animazioni simpatiche creano un’atmosfera allegra e rilassante che viene distrutta da un’interfaccia confusa e dispersiva come ogni malvagio idle game sa fare. Anche il gameplay ha poco a che fare con il tema del capibara e viaggia su binari semplici e ripetitivi che tolgono ogni gioia dal gioco.
Spacciato per un gioco di ruolo, Capybara Go! rivela presto la sua natura da idle game non troppo mascherato e riuscito male. Le progressioni sono guidate su binari, richiedendo al giocatore pochissimo intervento attivo e nessuna reale scelta. I combattimenti sono pressoché inesistenti e le sfide si riducono a semplici tocchi sullo schermo. Questa mancanza di profondità e di sfida rende il gioco estremamente noioso a lungo termine, sia per chi cerca un’esperienza di gioco più impegnativa che per chi vuole un casual game per estraniarsi dalla realtà durante il pranzo coi parenti.
I minigiochi, presentati come un elemento di varietà, risultano invece una delusione. La maggior parte di essi si basa sulla fortuna piuttosto che sull’abilità, trasformando il gioco in una sorta di casinò camuffato. Frugando a caso nei menù di gioco otteniamo moltissime risorse gratis di vari tipi che spendiamo subito per aumentare l’unica caratteristica ciascuna risorsa ma ciascuna di esse può essere spesa in un unico modo e le spendiamo subito nell’ unico modo concesso. Così le monete sono dedicate ad aumentare attacco, difesa e punti ferita; i minerali potenziano solo l’equipaggiamento; gli ossi incrementano il livello dei nostri animali da compagnia. Non abbiamo mai una scelta da fare su come investire i materiali che otteniamo. Non siamo mai costretti a scegliere se migliorare le statistiche base del nostro personaggio o puntare sulle abilità speciali: quando otteniamo il materiale necessario clicchiamo il bottone corrispondente e livelliamo… Nessun dubbio amletico per ottimizzare la strategia.
L’unica eccezione a questo quadro desolante è rappresentata dalla skill che trasforma le armi speciali in pupù da lancio. Un’idea originale e divertente che, seppur presente in modo marginale, dimostra come gli sviluppatori un cervello ce l’hanno. Purtroppo, questa meccanica rimane un’isola felice in un mare di banalità. Il resto delle nostre skill ed armamenti sono in linea con lo stereotipo fantasy e tradiscono l’ambientazione del capibara eroico. Il protagonista c’è ma pare fuori contesto.
+ Come Farlo Meglio
- Per incendiare i mostri usiamo delle onde di calore? Avremmo potuto lanciargli dei peperoncini…
- Per bloccare i nemici usiamo delle spine di ghiaccio? Perché non una ninna nanna e dei cuscini da lancio?
- Fulmini dal cielo, lance divine e daghe potevano essere sostituite da noci di macadamia e fringuelli con la dissenteria
- Ambientazione fantasy? È abusata da parecchi altri giochi in un mercato saturo; si poteva scegliere la giungla minacciata da predatori e affaristi senza scrupoli per giustificare il capibara arrabbiato; con magari una progressione di scenari dal Rio delle Amazzoni fino a Wall Street.
C’è un enorme potenziale non sfruttato in questo gioco. Gli scontri con mostri ed altri giocatori dovrebbero essere la parte centrale del’esperienza di gioco; il momento culminante in cui poter ammirare i progressi del nostro personaggio e ridere di qualche trovata inattesa. Invece si limitano a una serie di lucine lampeggianti. Anche gli sviluppatori sanno che tutto ciò è noioso quindi ci danno la possibilità di skippare i combattimenti come faremmo con i dialoghi noiosi in un RPG scadente.